La III Sezione della Corte di Cassazione, con sentenza n. 44444 del 4 novembre 2013 ha confermato che il reato di cui all’art. 19, comma 12, d.lgs. 133/2005, si configura anche in caso di inosservanza delle prescrizioni che riguardano l’adozione di adeguate misure affinché le attrezzature utilizzate nell’esercizio degli impianti di incenerimento e co-incenerimento di rifiuti, siano progettate e gestite in modo da ridurre le emissioni e gli odori, secondo i criteri della migliore tecnologia disponibile, senza che sia quindi necessaria una espressa previsione al rilascio dell’autorizzazione.
Trovi QUI la sentenza 44444 del 4 novembre