Cassazione: traffico illecito di rifiuti

Con la sentenza n. 24427 la Corte di cassazione Penale in data 17/06/2011 ha confermato il provvedimento di sequestro preventivo di 6 containers, contenenti un grosso quantitativo di ritagli di materiali tessili, emesso dal Tribunale di Taranto in data 25.5.2010 nei confronti di un imprenditore indagato per avere, quale titolare della ditta G.L., effettuato una spedizione di rifiuti verso paesi terzi, in specie il Vietnam, costituente traffico illecito ai sensi dell’art. 2, comma 1, punto 35 lett. e) del Regolamento CEE 1.2.1993 n. 259, al fine di trarne un ingiusto profitto, attestando falsamente che il contenuto della spedizione fosse costituito da ritagli di tessuti, dichiarandola come “materia prima secondaria”.

Il tribunale del riesame ha quindi affermato la sussistenza dei reati in oggetto, essendo presenti sufficienti elementi per ritenere che il contenuto dei containers fosse costituito da rifiuti speciali non pericolosi e non da materie prime secondarie come sostenuto dall’indagato.

Il Giudice ha affermato che “non erano state rispettate le procedure di recupero, cui avrebbero dovuto essere sottoposti i materiali sequestrati, nonché la sussistenza di ulteriori elementi indiziari che si trattasse di rifiuti, quale il valore nullo o irrisorio della merce da esportare”.

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