Confcommercio chiede risarcimento SISTRI

La Confcommercio ha annunciato un'iniziativa legale contro il Ministero dell'Ambiente per il «mancato funzionamento» del Sistri, il Sistema di tracciabilità dei rifiuti, per il risarcimento dei contributi versati negli ultimi anni e per i costi correlati sostenuti dalle imprese; la cifra totale è stimata in non meno di 150 milioni, 70 per i contributi e circa 80 per i costi a carico delle imprese.

Vengono chiesti al Ministero dell’Ambiente i risarcimenti non solo per i contributi Sistri versati, ma anche per quei costi sostenuti dalle imprese aderenti per implementare il sistema, ovverosia le spese per l’acquisto di computers e software, per la formazione e l’addestramento del personale e relative consulenze, per l’installazione della black box, per la manutenzione degli automezzi presso le officine.

“Con l'azione giudiziaria chiederemo il ristoro degli effetti negativi sul sistema produttivo collegati all'introduzione del Sistri, tra i quali si evidenzia la restituzione del contributo versato negli ultimi due anni, per la parte relativa alla quota destinata a garantire il funzionamento di un sistema che non è mai divenuto pienamente operativo”.

Così ha dichiarato il presidente della commissione consiliare Ambiente ed energia di Confcommercio, Luigi Bianchi, durante una conferenza stampa tenuta per illustrare le motivazioni dell'avvio della procedura giudiziaria.