Corte d’Appello: i Bins sono imballaggi

I “Bins” ovvero i contenitori in polietilene sono da considerarsi “imballaggio”, poiché il contributo ambientale per la gestione di tali beni va versato a Conai e non a Polieco. E’ quanto ha affermato la Corte d’Appello di Roma nella sentenza 12 maggio 2014, n. 3048.
La Corte conferma quanto già stabilito in primo grado, dando così ragione al Consorzio nazionale imballaggi (Conai); per i Giudici infatti nella qualificazione di un prodotto come “imballaggio” ai sensi della direttiva 94/62/Ce (e della successiva 2004/12/Ce che non ha apportato novità al caso di specie), va data prevalenza alla “funzione” del bene (di contenimento e di protezione) rispetto al materiale di cui il bene è composto.

La Corte d’Appello di Roma chiarisce che la disciplina europea e quella nazionale (il Dlgs 22/1997), non si riferiscono solo al prodotto adibito a consegnare le merci dal produttore al consumatore, ma anche a quello atto a consentire la consegna dal produttore all’utilizzatore, considerando “utilizzatore” il commerciante, il distributore, gli addetti al riempimento, gli utenti di imballaggi e gli importatori di imballaggi pieni.

Oltre ai “bins”, rientrano tra gli imballaggi i sacchi a valvola, i sacchi a bocca aperta, il film tubolare, i cappucci copri pallets, i teli per insilaggio.