Sentenza Saras
Il Giudice Altieri, con la sentenza del processo per la morte dei tre operai metalmeccanici della ComeSa avvenuta nel maggio 2009, ha escluso “perché il fatto non sussiste” la responsabilità amministrativa del presidente della Saras Gianmarco Moratti.
Secondo Altieri: “iI modello organizzativo e di gestione della sicurezza era valido, le regole c’erano e non è emersa alcuna iniziativa rivolta ad accelerare i tempi o a semplificare le procedure di lavorazione all’interno della raffineria di Sarroch, in quanto il reato non fu commesso nell’interesse o a vantaggio dell’ente”.
Condannati invece a due anni di reclusione il direttore generale Dario Scaffardi, l’ex direttore della raffineria Guido Grosso e Francesco Ledda, il rappresentante legale della Comesa, l’impresa d’appalto in cui lavoravano le vittime. Dopo il caso ThyssenKrupp ancora una volta i massimi dirigenti di uno stabilimento industriale pagano di persona per la morte dei lavoratori; secondo il giudice è stata la loro condotta, infatti a causare la morte degli operai. Assolti, per non aver commesso il fatto, il direttore operazioni industriali della Saras Antioco Mario Gregu e il responsabile dell’area produttiva Antonello Atzori.