E’ stato approvato in via definitiva, dal Consiglio dei Ministri in data 15 settembre, il decreto legislativo che reintroduce l’obbligo, in materia alimenti, di indicare lo stabilimento di produzione o confezionamento in etichetta.
L’obbligo già sancito in precedenza dalla normativa italiana, e abrogato dal riordino della normativa europea in materia di etichettatura alimentare, è reintrodotto al fine di fornire una completa informazione al consumatore e soprattutto un’immediata rintracciabilità dei prodotti alimentari da parte degli organi di controllo.
Il provvedimento prevede un periodo transitorio di 180 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, per lo smaltimento delle etichette già stampate, e fino a esaurimento dei prodotti etichettati prima dell’entrata in vigore del decreto, ma già immessi in commercio; affidata all’Ispettorato repressione frodi (ICQRF) la competenza per il controllo del rispetto della normativa e l’applicazione delle relative sanzioni.