Le aziende possono iniziare a utilizzare il prototipo del database “Scip” sui prodotti contenenti sostanze estremamente preoccupanti candidate all’obbligo di autorizzazione nell’ambito della disciplina Reach.
Secondo quanto reso dall’Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa) con un comunicato stampa del 17 febbraio 2020, la versione finale del database “Scip” (“Substances of Concern In articles as such or in complex objects – Products”) sarà lanciata entro la fine del 2020, in tempo utile per consentire alle imprese di presentare la notifica “Scip” che, nel caso di immissione sul mercato Ue di articoli contenenti sostanze estremamente preoccupanti (“Substances of Very High Concern” o “Svhc”) in concentrazioni superiori allo 0,1% in peso, diventerà obbligatoria a partire dal 5 gennaio 2021.
L’obiettivo della nuova banca dati è quello di assicurare che le informazioni sugli articoli contenenti Svhc candidate per la definitiva inclusione nell’elenco delle sostanze soggette ad autorizzazione nell’ambito del Reach (allegato XIV del regolamento 1907/2006/Ce sulla registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche) siano messe a disposizione di consumatori e operatori del settore rifiuti, lungo l’intero ciclo di vita di prodotti e materiali.