Il 30 dicembre 2022 sono entrate in vigore le “Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi” del Dl 198/2022, che allungano i tempi per la pianificazione del rumore ambientale e la ricognizione dei siti contaminati.

Il decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, più nel dettaglio, prevede la proroga di un anno, dal 18 aprile 2023 al 18 aprile 2024, del termine che il Dlgs 194/2005 sulla “Determinazione e gestione del rumore ambientale” mette a disposizione delle autorità individuate dalle Regioni, nonché delle società/enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture (non di interesse nazionale né di più Regioni), ai fini dell’elaborazione e della trasmissione dei Piani d’azione per il rumore ambientale aventi ad oggetto, rispettivamente, agglomerati e assi stradali/ferroviari principali.

Slitta di un anno anche il termine per il medesimo adempimento da parte dei gestori di infrastrutture principali di interesse nazionale o di più Regioni (dal 18 luglio 2023 al 18 luglio 2024) e di otto mesi quello previsto in ipotesi di servizi pubblici di trasporto e infrastrutture ricadenti negli agglomerati (dal 18 ottobre 2022 al 18 giugno 2023).

In tema di bonifiche, si segnala la proroga di un anno (sino al 31 dicembre 2023) concessa al MinAmbiente per effettuare la ricognizione e la riperimetrazione dei siti contaminati attualmente classificati di interesse nazionale (Sin) ai fini della bonifica, escludendo le aree che non soddisfano più i requisiti del Dlgs 152/2006. Al Dicastero vengono concessi due mesi di tempo in più anche per la prima presentazione della relazione annuale sullo stato di attuazione del Piano del mare, ex Dl 173/2022.